Italia21

mercoledì 17 agosto 2011

La passione dei giallisti

Il fenomeno che accade in questi mesi, la partecipazione collettiva attraverso i blog, i forum e similari di migliaia di persone che inviano i propri commenti sui recenti fatti di cronaca un tempo definita nera,  che viene troppo spesso liquidato da benpensanti, ma anche colleghi psicologi, psichiatri o interpreti a vario titolo dei fatti mediatici, come ossessione morbosa collettiva, secondo me trova una spiegazione più articolata.
Cimentiamoci dunque in questa impresa volta a liberare il popolo di internet dall'etichetta nosografica di nevrotico ossessivo con tendenze sadico voyeuristiche.
Escludendo coloro che riempiono di insulti i presunti colpevoli e quindi giocano" all'ecce homo  fra Barabba e Gesù " su istigazione degli influssi mediatici che lavano i neuroni e relative aree corticali destinate alle attvità intellettive di tipo superiore; continuando con  l'escludere i dipendenti   da internet che usano il portatile  o il cell con connesssione mentrre sono al W.C. o sulla spiaggia, dato che siamo in estate, o in auto, o per strada...cioè letteralmente OVUNQUE, rimangono coloro che definisco i curuosi sani, i" giallisti" .
In questa categoria rientrano anche i curiosi dell'animo umano, dei contorti passaggi della psiche e dei comportamenti correlati. Quanti fra voi hanno letto avidamente libri gialli o sono stati deliziosamente travolti dalla suspence dei trhiller ..deliziosi..attivano la funzionalità cerebrale invece di ottunderla.....*
L'unica differenza, che può far sorgere qualche problema, è che queste storie sono drammi reali, tragedie in cui sono coinvolte persone con una loro dimensione di vita e di relazione,ed  è qui che deve sorgere un'etica del dolore altrui.....
Mi rendo conto della difficoltà di mediare  e di trovare una giusta dimensione all'espressione di migliaia di frequentatori di un blog...dunque sta al gestore del blog  o del forum fare il moderatore con molta attenzione  e seguire alcuni criteri deontologici, che forse sarebbe finalmente il caso di definire, oggi più che mai.
Ma  i primi regolatori del flusso interpretativo e delle affermazioni relative ad eventi , situazioni e contesti che coinvolgono altri individui simili a noi in quanto esseri umani , ma diversi poichè travolti da sciagure  dal dolore immane  oltre l'umana comprensione, siamo NOI STESSI.
Perciò, popolo di internet, diamoci una regolata!

*devo ammettere di rientrare in entrambe le ultime due categorie, essendo stata in alcuni periodi della mia vita anche  un'afecionada di libri gialli

Brindisi,
17 agosto 2011                                                                   Iacopina Mariolo