Italia21

domenica 2 novembre 2014

Il Fango e la rosa



Ho rinunciato a capire per quale motivo un imprenditore dovrebbe assumere un giovane  a tempo indeterminato solo perché , avendo abolito il famigerato articolo 18  ora  sarebbe libero di licenziarlo senza vincoli . Mi chiedo  dunque, quale valenza assuma il contratto a tempo indeterminato se vien meno la tutela del lavoratore, quella che le lotte sindacali avevano messo nel paniere dei privilegi irrinunciabili in favore dei lavoratori.

Ho rinunciato a capire per quale ragione  e come l’Italia potrebbe risalire la china del degrado e dell’incertezza che attualmente attraversa.

Ho rinunciato a credere che i bambini siano posti sotto la tutela degli adulti e degli educatori, poiché gli episodi di violenza  e di abusi ad ogni livello  nei loro confronti aumentano, ma non aumenta la consapevolezza del degrado in cui li costringiamo a vivere.

Strano paese il nostro, che grida allo scandalo per le baby escort ma salva dall’attribuzione della pena chi ha banchettato sui corpi delle giovani donne ancora adolescenti.

Credo che,volendo fare un bilancio dell’anno ormai quasi trascorso, balzino agli occhi le incongruità che lo hanno caratterizzato e reso, secondo me, un anno di involuzione rispetto alla crescita  invocata ed attesa . Mi riferisco ad esempio ai movimenti new age.
Solo  a parlarne vien da sorridere amaramente: pace, amore, solidarietà ed empatia ormai appartengono al bagaglio degli stolti; fra gole  tagliate e teste mozzate non c’è spazio per le lacrime e d i sentimenti umani, ma solo per una cronaca che descrive la ferocia con ipocrisia ed assenza di empatia.

Con l’ebola come vicina di casa e prossima ospite, si liberano tensioni razziali mai sopite ; intanto  il fango invade territori espressione finora di gioia e di amenità, per l’incuria  e l’avidità dei soliti menagrami  che vivono delle sciagure altrui e che non si lasciano attraversare dal dubbio di aver commesso nella loro  leadership dei veri e propri omicidi colposi.
E’ qui  che spuntano loro, gli angeli del fango, ragazzi e ragazze abituati a sopravvivere nel fango morale e che hanno deciso di aiutare la gente a liberarsi di quello reale e non metaforico.
Ho provato un’ intensa emozione e mi sono detta: da qualche  parte si deve poter   ricominciare, intanto loro sono lì, in carne ed ossa, non espressioni tweetine né popolo di facebook, e ci hanno dato una importante lezione: è vero che come si suol dire “può nascere una rosa anche dal fango…”


Brindisi,16/10/2014                                    Iacopina Maiolo