La maternità non è sempre un progetto, la realizzazione di un desiderio o il conseguimento di un obiettivo, può giungere in maniera del tutto inaspettata ed inattesa.
E’ evidente che la casualità sia legata, ma non in maniera esclusiva (margine di errore presente nella contraccezione), ad un uso scorretto della contraccezione o all’assenza di metodi contraccettivi, tuttavia può accadere che in un’area quale la sessualità, espressione istintuale e di intense emozioni ed affetti, venga meno il controllo e ci si lasci sorprendere dal “caso”. A ciò dobbiamo aggiungere le gravidanze precoci, frutto di scarse conoscenze in materia di sessualità e prevenzione, oltre che espressione di problematiche adolescenziali.
Le mamme per
caso hanno la possibilità, dal 22 maggio 1978 ( legge n. 194) di
accedere all'aborto, con precise modalità e criteri che la legge
esplicita nel rispetto della dignità femminile e delle condizioni di precarietà
individuale, ma hanno anche il diritto di affidare la propria
creatura alle cure dell'ospedale sede del parto, in forma anonima.
Sono inoltre state introdotte presso alcune strutture ed ospedali le "culle per la vita", ove i neonati possono essere deposti in totale anonimato.
Ma qualora una mamma
per caso decida di non abortire e di non affidare la sua creatura, a quale
sorte andrà incontro?
Se esiste una
corresponsabilità genitoriale per la presenza del padre, se è presente un
nucleo familiare di riferimento o una comunità di sostegno (caso raro purtroppo
per l’isolamento oggi diffuso nella vita comunitaria) ci sono sia il tempo che
le opportunità di crescita per acquisire un ruolo materno responsabile ed
adeguato ai bisogni ed alle richieste delle proprie creature.
Ma quando tali
condizioni vengono meno, la relazione madre figlio può divenire fonte di
disagio e di gravi carenze non solo per i piccoli ma anche per la loro mamma.
La cronaca purtroppo
è densa di episodi che, con tragicità rappresentano l’evoluzione estrema di
situazioni in cui prevalgono la solitudine, il rifiuto e l’emarginazione.
Oggi. nel giorno in
cui si festeggiano le mamme, vorrei rivolgere un pensiero a chi quotidianamente lotta nella vita con il fardello della maternità sulle spalle e non sempre è un
grado di sostenerne il peso.
Un pensiero per
loro, un invito alla comunità a non giudicare, alle istituzioni a costruire
finalmente la rete di sostegno sociale che queste mamme meritano, grazie agli
opportuni interventi politici.
Brindisi,14/05/2023 Iacopina Maiolo