Siamo
alle porte di un nuovo anno scolastico e si ripetono i rituali di sempre.
Fin
dalle prime settimane di agosto negli ipermercati hanno fatto la comparsa
grembiulini inamidati, zaini, diari e quant’altro possa essere di utilità allo
studente, bimbo o ragazzo che sia.
Il rito ha accompagnato generazioni anche molto distanti fra loro. e se il materiale scolastico è indubbiamente cambiato nel corso degli anni(per me scuola è il ricordo dell’odore intenso della colla contenuta nel barattolino, quello dotato di pennello) ed anche i tempi del nuovo inizio ( per me il primo di ottobre ), immutate sono le emozioni del rientro a scuola.
Dai quesiti che è inevitabile porsi, relativi all’età ed al percorso scolastico: quest’anno il compagno …continuerà a disturbare, riuscirò a far breccia nel cuore di.. la prof…finalmente abbandonerà quell’aria severa che mi fa paura… reggerò l’ansia delle interrogazioni ?
alle promesse segrete di impegno e di riuscita nello studio che forse non verranno esplicitate per evitare di mostrarsi bravi ed obbedienti oltre misura e per non perdere l’aria da “duri”.
Oltre al rientro ci sono gli inizi di nuovi cicli di studi e l’inizio di tutto(la scuola dell’infanzia,), come dimenticare le ansie legate a tali eventi e quel fatidico primo giorno, quello assoluto…non c’è festa dell’accoglienza (in uso da qualche anno) che cancelli, se non l’ansia da separazione, anche quel senso di vuoto, piccolo o grande che si attorciglia allo stomaco e al ventre…
Con
stima e rispetto mi avvicino a questi piccoli grandi eroi e sussurro il mio
augurio di un anno sereno, con realizzazioni in sintonia con i propri bisogni e
desideri.
Brindisi,08/09/2023 Iacopina Maiolo
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