Un anno sta per
terminare ed alcune riflessioni sono d’obbligo.
Partendo
da noi, possiamo fare un bilancio positivo o negativo in relazione agli eventi
trascorsi in maniera razionale, quasi matematica, dando un voto ad
esempio con una scala da 1 a 10.
Ancora
possiamo valutare gli obiettivi conseguiti o i propositi soddisfatti magari considerando
la materialità dei beni acquisiti o perduti.
Oppure
prendere in considerazione gli errori commessi o all’opposto i successi
conseguiti.
Ci
possono essere lacrime e tristezza o esultanza e gioia.
A
questo punto in genere si rivolge il pensiero all’anno nascente ed un nuovo
progetto può portare sollievo e speranza
Ma tutto questo è possibile solo se siamo in salute e se non abbiamo pericoli che tocchino la nostra vita ed incolumità.
Ecco
che l’essere in salute appare come un dono che nei momenti in cui è
presente non viene quasi mai considerato come tale.
Impariamo a farlo.
Posso avere o non avere un tetto sulla testa dove affrontare i rigori dell’inverno (capodanno porta da sempre l’irrigidirsi delle temperature).
Posso avere a disposizione cibo sufficiente per le mie esigenze o convivere con i morsi della fame.
Posso girare per le strade liberamente o seguire il rumore di aerei e droni portatori di morte.
Posso rivolgere la parola ed il sorriso ai miei familiari o piangerne la perdita per quella macchina di morte che è la guerra…
Se
siamo dalla parte giusta impariamo a ringraziare per i doni ricevuti.
Ma
non solo, rivolgiamo il pensiero a chi sperimenta spesso solo mancanze ed
assenze. A volte basta un piccolo gesto per scaldare il cuore a qualcuno.
Per quanto non dipende da noi è possibile non solo seminare pace e costruire ponti. ma anche fare le giuste scelte politiche e di impegno sociale.
Felice
anno nuovo
Brindisi 28/12/2025 Iacopina Maiolo
Nessun commento:
Posta un commento