Italia21

mercoledì 23 marzo 2011

Venti di pace

Si susseguono incalzanti  le notizie sul conflitto in corso che somigliano più ad un gossip che alla cronaca di una guerra ( perché è chiaro, c'è una guerra in corso), quale la verità da leggere fra le righe? Ecco che una testata può tranquillamente pubblicare le "prove" di un accordo sotterraneo pre-bellum fra Gheddafi ed i ribelli, e ancora :- abbiamo sparato o no noi italiani?- Tuttti  all'assalto dei piloti al rientro dalla missione per estorcere una notiziola da infarcire di ipotesi..conseguenze...conclusioni..FATTI ! Ecco che alla fine su un niente ( un ehm...) si imbastisce la NOTIZIA dell' ULTIM 'ORA che avvince gli acoltatori, crea cioè SCOOP e la gente rimane in ascolto estatico o in visione coatta dello schermo del pc.
Ma la responsabilità è anche nostra, di noi gente comune presi dal raptus multimediale, che inizialmente, è sano, è desiderio di conoscenza, di verità, ma quando inizia a seguire i contorti passaggi dei communicators, malgrado le buone intenzioni si perde nel baratro della stupidità, dell'idiozia morbosa  della fiction, che ti rende partecipe , protagonista indiretto  da casa tua, delle tragedie  alle quali ti sembra ti partecipare come un nostrano Indiana Jones.
Nel minestrone multimediale c'è tutto e niente, mescolato ad arte....l'obiettivo? Annientare le coscienze, le consapevolezze...
Abbiamo lottato per la pace, crediamo nella pace, ma nessuno di noi riesce a rivivere quanto, ai tempi della guerra contro l'Iraq ( è solo un esempio, possiamo aggiungere l'Afghanistan, il Kossovo etc..)sentiva nel suo animo, immaginando i morti comuni, i cosiddetti civili, fra cui bimbi, anziani, creature indifese, che sentivamo vicini in quanto coabitanti del pianeta Terra..
Questo è indice di un profondo disagio dal quale bisogna assolutamente emergere per recuperare quelle caratteristiche che rendono l'esistente ,essere umano pensante e dotato della capacità di emozionarsi ( caratteristica dell'anima , l'etimologia della parola emozione da e-movere = muovere da, sentimento profondo che muove da noi verso gli eventi o il mondo delle relazioni umane  o che in senso inverso  viene smosso da  tali accadimenti ).
In poche parole, riprendiamo a parlare di PACE, promuoviamo iniziative di PACE, non interrompiamo la costruzione di quella mondialità civile nella quale la maggioranza di noi, a ben sperare, crede ancora!

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