Italia21

mercoledì 22 giugno 2011

Il nocchiero”novello Caronte” e la nuova politica

Chi avrà il compito di traghettare le anime oltre il confine con  i luoghi delle umane genti? E’ un punto di non ritorno ove l’estremo  viaggio avrà termine. Siamo spettatori di un cambiamento. O meglio, aneliamo ad esserlo nella certezza che non vengano tradite le nostre aspettative….
Ma chi farà da novello Caronte? ( sia chiaro, il riferimento al maschile è solo per l'uso metaforico del personaggio, che, si auspica possa essere donna )
Chi avrà la forza, la dignità morale  ma anche la profonda adesione al modello che rappresenta  la proiezione dei desideri di tutta quella gente, il popolo degli italiani e delle italiane, che per anni vittime di scelte politiche ed elettorali scellerate  imposte dal plagio e dal nonsense  di quella politica che agisce in funzione della tutela dei propri interessi di casta, ha finalmente riscoperto il valore della libertà dal giogo, recuperato quel livello di autostima che consente di chiedere la risposta immediata ai propri bisogni in settori  quali quelli  dell’occupazione, del lavoro,  del welfare, della formazione e della scuola, della tutela  dell’ambiente naturale e sociale....? 
A chi dunque il compito,  pensiamoci, perché questa volta non è consentito sbagliare, e soprattutto, il traghettatore deve prendere l'onere con la giusta solennità  ma non solo, con decisione, fermezza ed autorevolezza: noi, la gente comune, non accettiamo rimpasti, ricicli, resurrezioni, e neanche lifting od interventi estetici che mutino la fisionomia partitica  ma non l’anima politica..
Se la vecchia politica continuerà ad infiltrarsi nelle prossime  kermesse elettorali penso che la gente che ha già ampiamente disobbedito ammutinandosi nelle ultime consultazioni ,troverà la giusta soluzione.
Quale? Un NON VOTO DI MASSA  ad esempio come ultima spiaggia, ma quella più giusta è la scelta  della collettività di produrre e proporre  in maniera autonoma e senza bandiere o falsi profeti  i propri Caronte per condurre definitivamente nelle tenebre quella parte della politica che ha oscurato le nostre vite.
 Brindisi, 19/11/2012             
 Iacopina Mariolo