Italia21

venerdì 18 giugno 2021

Percorsi di vita e di realizzazione

 


La vita di ciascuno è composta da una rete di percorsi, tracce spesso segnate da dolore e sofferenza. 

Ciò accade  non per il  motivo che la gioia o la serenità non trovino spazio in questa vita, ma perché le esperienze che determinano cambiamenti e percorsi di crescita sono spesso legate a frustrazione ed eventi che feriscono e mortificano l’individuo. 

Quando la gioia fluisce in me la posso accogliere senza difese, con disposizione d’animo volta all’accoglienza ed all’apertura all’evento fausto.

Le difficoltà al contrario attivano risorse spesso a noi ignote e quando finalmente saranno superate si potrà sperimentare un cambiamento che in generale predispone ad un arricchimento personale ( potenziamento delle risorse individuali  con miglioramento  delle proprie condizioni e sistema di vita ).

E’ proprio vero che ogni percorso fatto di sudore e lacrime , dovrebbe determinare in noi la messa in atto di strategie utili al superamento delle  condizioni infauste  e, di conseguenza, un processo di crescita .

Il self made man ( o woman per par condicio) appartiene all’ideologia  del problem solving, cioè dell’attivazione delle proprie risorse  mutando a volte prospettive e strategie quando alcune si rivelano inefficaci , affrontando delusioni, frustrazioni, senso d’impotenza e quant’altro  provochi dolore e sofferenza con determinazione , senso di realtà e, soprattutto, capacità  di elaborare le perdite e costruire sulle macerie ove necessario.

Queste riflessioni sono legate alla situazione di grave carenza e disagio che il nostro paese sta affrontando ( dagli ultimi dati ISTAT in Italia 5,6 milioni di persone risultano essere in povertà assoluta ) e  a tal proposito si ritiene che, oltre agli incentivi  statali e ammortizzatori sociali che devono essere  erogati  nella giusta misura  per consentire condizioni di vita  sufficientemente adeguate e non solo la sopravvivenza, è obbligatoria ( superiamo il termine necessaria ) una strategia del governo per mutare prospettive  e determinare finalmente un cambiamento di rotta.

In sintesi tale strategia comporterebbe:

- il rispetto dell’art. 1 della costituzione « l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro» che sancisce il principio lavorista, per cui  il lavoro rappresenta sia  il  fulcro  dell’ordinamento che  un criterio guida di indirizzo della politica nazionale, che pertanto  deve essere rivolta verso la massima occupazione

-      -- l’abbandono  di programmi fumosi creati per il consenso popolare (sinonimo di elettorale) e che non incidono ( o meglio neppure scalfiscono) l’attuale sistema basato sulle logiche clientelari, oligopoliche  e di appiattimento di status e condizioni socio economiche del singolo e della comunità

Da ciò deriverebbe una vera rivoluzione, che coinvolge non solo aspetti politici ed economici, ma educativi del singolo e della comunità.

Una παιδεία, che pone al centro l’individuo, la sua individuazione e realizzazione, in un sistema politico sociale che favorisce e promuove la crescita , che accompagna e tutela, che stimola e propone opportunità . 

Utopia? Certo che no, procedere in una dimensione politica che favorisce la dipendenza e blocca l’iniziativa, che promuove logiche di controllo finalizzate al potere ed ala gestione socio economica , porta alla distruzione  quando mutano alcune condizioni che sfuggono al sistema elaborato a tal fine( è il caso della pandemia, evento infausto ed imprevisto ). 

Ma noi, gente comune, cosa possiamo fare?

Cominciamo con la rinuncia al sistema clientelare delle raccomandazioni , così diffuso in questo nostro SUD ( ma non solo), insegniamo ai nostri figli l’importanza delle azioni mirate alla costruzione della propria vita  in un processo volto alla realizzazione del sé e delle sue istanze. 

Questo è in sintesi il  principio che guida la logica del self made man/woman …

Brindisi,18/06/2021                                          Iacopina Maiolo