Italia21

sabato 14 gennaio 2023

Nel segno del destino

 





La nostra esistenza spesso si snoda lungo percorsi imprevisti o meglio, imprevedibili.

Il sogno di ogni bambina/o è immaginarsi in un futuro che appare lontano, ricco di mistero e di arcane promesse, intenti a svolgere compiti e comportamenti da adulti.

Al “che farai da grande?” la piccola creatura ha sempre una risposta che giunge pronta e diretta, spesso carica di originalità ed in controtendenza con le aspettative genitoriali.

Se proviamo a ricordare, nell’immaginario infantile spesso siamo stati tutt’altro di quanto poi abbiamo concretamente realizzato nel percorso di vita e sorge a questo punto un dubbio: quelle fantasie erano espressione di una genuina propensione o meglio attitudine, o frutto di una confusa rappresentazione della vita e del mondo degli adulti?

Una cosa è certa, i luoghi in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo di crescita, cioè la famiglia e la scuola, più che aiutarci a conoscere, costruire e liberare i nostri talenti, sono deputati ad educarci riempiendo di indirizzi, nozioni, dettami, le nostre menti e le nostre anime in crescita.

Ecco ad esempio che al conseguimento della tanto sospirata maturità, archiviata da tempo la genialità creativa che immaginava stravaganti percorsi lavorativi, la giovane anima appare confusa e non sa dove rivolgersi per costruire il suo futuro.

Più fortunati sono forse coloro che per famiglia (o meglio dinastia) seguono un percorso predefinito ancor prima della nascita? In effetti la loro via appare distinta e segnata e pertanto non hanno la briga di dover scegliere e costruire il loro futuro. Se da un lato assistiamo al perpetuarsi di dinastie di farmacisti, medici. notai, avvocati, politici, imprenditori etc..( very important person ), seguendo questa logica avremmo, nel segno del destino ( un destino ahimé imposto dalle circostanze intese come opportunità per l’individuo) anche intere generazioni di “ dispersi scolastici”, disoccupati , sottoccupati  e poveri…

Augurandoci che finalmente questo assetto sociale ed economico possa offrire pari opportunità di studio, formazione e sviluppo per tutti gli individui, non possiamo tuttavia non rilevare che anche fra coloro che appaiono i più fortunati possa esserci un senso di profonda insoddisfazione, una voce interiore che esprime disagio e mancanza.

Trascorsa da poco l’Epifania, un pensiero si rivolge ai doni, ai talenti che ciascuno di noi ha in sé e che spesso non solo per assenza di opportunità ma anche per mancanza di consapevolezza legata a bassa autostima, superficialità o inedia non esprime nel suo percorso di vita..

Poiché i sistemi sociali ed economici non intendono mutare le condizioni di sfruttamento dell’individuo, usato come risorsa ed oggetto, il primo passo è la consapevolezza del proprio valore.

 

Brindisi, 14.01.2023                             Iacopina Maiolo