Tutti conosciamo la “classica” suddivisione della personalità operata da Freud: Es ( inconscio o subconscio/Io (conscio) /SuperIo (coscienza morale).
Non fu così semplice, anche Freud potè giungere a tale conclusione solo dopo la lenta evoluzione delle scienze dell’UOMO : dalla filosofia alle scienze per l’uomo ( la psicologia ).
La corrente freudiana prese il nome di psicoanalisi e tale denominazione regge al corso dei tempi, infatti oggi continua ad esistere come applicazione della psicologia in ambito clinico ( psicoterapia).
Non è questo il nocciolo della questione che intendo affrontare, ma può essere utile spendere un po’ di parole in un contesto così ancora tanto confuso e per certi versi ostico.
A tal fine trovo utile elaborare una tabella sintetica.
LAUREA IN PSICOLOGIA | Specializzazione in PSICOTERAPIA |
vari ambiti di applicazione, con la laurea magistrale si può intervenire con diagnosi psicologica,interventi di consulenza e sostegno alla persona , alla famiglia, a comunità o gruppi | applicazione specialistica della laurea, infatti si consegue dopo specifica scuola di specializzazione e trova applicazione in ambito clinico, appunto come terapia della e per la psiche (dal significato letterale del termine). Come in medicina esistono varie specializzazioni (che però lì sono basate sull’organo o l’apparato specifico). In psicoterapia invece esistono forme di intervento che si differenziano in base alle tecniche utilizzate/o al target di riferimento (bambini, anziani, coppie-famiglie sistemi sociali..)/ o allo specifico disturbo psichico |
Dopo questa parentesi che spero sia stata illuminante per alcuni, passo al dunque. Mi chiedevo in che misura la nostra personalità possa essere mutata rispetto alla tripartizione freudiana. In effetti è aumentata in complessità, ma ciò è avvenuto in concomitanza con l’evoluzione delle correnti e delle scuole( ve ne indico alcune : gestaltica,cognitivo-comportamentale,sistemico-relazionale, transazionale, bioenergetica, analitica, analitica breve...) ma credetemi. ce ne sono tante altre e forse in questa dimensione analitica si è perso l’approccio olistico inteso come attenzione alla globalità della persona. che da sempre distingue la psicologia e la psicoterapia.
Come fare, in questo mare di proposte, a non smarrirci fra gli inviti (magari ammiccanti) dal web e non?
Ecco alcune istruzioni per l’uso:
- diffidare, se parliamo di web, di siti o pubblicità improntate ad immagini che fanno leva sul lusso degli ambienti/ sull’eventuale confort/ su una professionalità esaltata da frasi tipo: - vi assicuriamo la totale remissione del disagio…ogni problematica volgerà a soluzione in breve termine … diffidare perché in ambito psicologico e psicoterapico non esistono certezze ma possibilità ed è onesto porre ciò in evidenza;
- far attenzione alla disposizione scientifica del professionista e tenersi alla larga da coloro che si definiscono parapsicologi, intuitivi o sensitivi, anche se propongono termini quali personalità, psiche, terapia…inoltre ricordate che non siete di fronte ad un guru o ad un chiaroveggente, atteggiamenti carismatici che qualora notiate devono portarvi il più lontano possibile da quel professionista
- dare la propria fiducia dopo aver approfondito la conoscenza del professionista, ad es. ricercare l’iscrizione all’albo regionale e la storia professionale anche attraverso i tradizionali motori di ricerca , chi svolge tale lavoro con serietà. non può non aver lasciato traccia della propria attività in internet.
Per il resto usate l’intuito ed il buonsenso, che non guastano mai.
Iacopina Mariolo
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