Simon camminava lungo la spiaggia offrendo ai bagnanti accaldati un frutto della sua terra: la Giamaica.. .....Ma che ci faceva lì, e poi con quell'accento buffo da napoletano acquisito .
Si sforzava di ricordarsi la sua lingua originaria , il suo dialetto patwa .
Aveva da tempo lasciato perdere la musica, da quando si era gravemente ammalato....si toccò la gola e sentì sotto le dita il “cordone” della cicatrice, spessa e sopraelevata , un ricordo , al tatto , dell'operazione subita : un cancro alla gola, con il risultato di un addio definitivo al canto , certo, poteva parlare, anche alzare la voce per offrire il suo cocco bello, ma non di certo cantare...gracchiante era il suono che le corde vocali residue gli consentivano, fischiare si, quello poteva farlo e mentre camminava sul sentiero infuocato che oggi percorreva fra ombrelloni, sdraio, giochi di bimbi e corpi sdraiati o in movimento, si allontanava da tutto e soffiando fra le labbra nella giusta maniera produceva l'armonia che guidava i suoi passi a ritmo di reggae. Con i calzoni arrotolati su quelle lunghe e nere gambe, era veramente un belvedere ...sembrava un animale esotico irrimediabilmente perso in quello spazio di mare che pareva una tinozza di acqua sporca riscaldata al sole.....Ma nella sua mente e nel suo cuore, al ritmo solare che lo faceva ancheggiare nel sentiero ad ostacoli del lido O’ sole di Napoli.....c'era il mare della Jamaica. delle corse del bimbo scalzo con i grandi occhi neri ridenti , i mossi capelli carezzati dal vento della sua isola fra i richiami della lingua originaria ed i colori della sua gente e dei suoi luoghi..
A tutto questo pensava Simon ….certo di anni ne erano trascorsi dal suo arrivo nel paese do’ Vesuvio..era il 1975 ed aveva 30 anni allora, ora ne aveva...66 o giù di lì .
Da quando non poteva più cantare , suonare e muoversi a ritmo di reggae , per guadagnarsi da vivere vendeva collanine e braccialetti che annodava con attenzione inforcando i suoi occhiali da presbite( in questo si era occidentalizzato, certo) sulla soglia della sua casa che a dir la verità non era messa tanto male, aveva avuto buon gusto Simon ed un piccolo gruzzolo da investire per i propri confort.
Il divano, una buona cucina con forno, la lavatrice etc..compresa la tv con schermo piatto………ma i soldi erano finiti e per vivere ora l’estate vendeva anche il cocco, in spiaggia, a 66 anni e con il caldo sulla testa…….
Ma lui non era lì, era nel suo mare, quando andava a pesca con suo padre l’odore che sentiva era tutto racchiuso lì, nella barca , nel mare che solcava, nelle braccia forti ed odorose di pesce di papà Samuel .
Picchio Paco se n'è andato,se n'è andato giù al mercato,al mercato gli hanno detto Picchio Paco piccoletto. Piccoletto io non sono, tanto grande diventerò tanta pappa mangerò, tante ninne io farò sarò grande, grande sì, com'è grande il mio papà..
Questa è la ninna nanna di mamma... il ricordo di lei è sempre stato intenso, profondo come una lama di coltello che affonda nel cuore, doloroso……le braccia calde ed il seno odoroso di mamma Keonia .. fa caldo oggi coccoo cocoobellooo cocco fresco…
Mamma mi compri il cocco.? Va bene ma fai il bravo…signore..ehi signore…un bel pezzo di cocco fresco .. mamma mammaaaa non mi risponde ! voglio il coccoooo….
Simon accarezzò dolcemente la testa di quel bimbo sudato e capriccioso e riprese a camminare,. leggero questa volta, perché non aveva più bisogno di portare con sé il cesto con il cocco e l’acqua fresca ..che strano le sue gambe erano leggere come il suo corpo riflesso nel mare; vide la sua immagine e pensò che così snello e muscoloso, con i capelli neri e le treccine, la camicia sbottonata fino alla fascia degli addominali , non era poi male…
Simon accarezzò dolcemente la testa di quel bimbo sudato e capriccioso e riprese a camminare,. leggero questa volta, perché non aveva più bisogno di portare con sé il cesto con il cocco e l’acqua fresca ..che strano le sue gambe erano leggere come il suo corpo riflesso nel mare; vide la sua immagine e pensò che così snello e muscoloso, con i capelli neri e le treccine, la camicia sbottonata fino alla fascia degli addominali , non era poi male…
Sollevò la testa e da lontano lo colpì quel corpo di vecchio che sembrava dormisse, provò un senso di affetto misto a pietà ma fu solo un momento, riprese a camminare lieve lieve.
Aveva deciso di tornare a casa….
22 luglio Iacopina Mariolo
Nessun commento:
Posta un commento