“Le macchine che danno l’abbondanza ci hanno lasciati nel bisogno,
la nostra sapienza ci ha reso cinici,
l’intelligenza duri e spietati.
Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco.
Più che di macchine, l’uomo ha bisogno di umanità.
Più che intelligenza, abbiamo bisogno di dolcezza e bontà.
Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto. “
- CHARLIE CHAPLIN - tratto da “Tempi moderni”, film (1936)
la nostra sapienza ci ha reso cinici,
l’intelligenza duri e spietati.
Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco.
Più che di macchine, l’uomo ha bisogno di umanità.
Più che intelligenza, abbiamo bisogno di dolcezza e bontà.
Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto. “
- CHARLIE CHAPLIN - tratto da “Tempi moderni”, film (1936)
Tempi duri, i tempi attuali.
Le parole di Chaplin nel citato film appaiono di un’attualità sorprendente, ma a noi , gente comune, è dato aprire nuovi orizzonti di discussione oltre il dibattito sui temi economici, perché, in fin dei conti non siamo tutti bocconiani.
Un ministro, o meglio una ministra ha provato ad andare un po’ oltre le righe, mostrandosi capace di provare emozioni, ma se è pur vero che
· l’etimologia della parola economia ha a che fare con il termine oikos che in greco significa casa, abitazione, luogo e mura domestiche
- la radice è comune in ecologia che per estensione diviene ambiente, il cui significato è ciò che gira intorno a cose ed individui ( dal latino ambire= andare attorno )
appare evidente che la citata ministra è stata inequivocabilmente zittita dalla razionalità bocconiana , dimentica del fatto che di sterile, nel senso di asettico , cioè non contaminato dalle emozioni tipicamente umane, nell’economia c’è ben poco, ma anzi ….se il pil, lo spread possono apparire nella loro connotazione numerica come dati indici dell’economia, per tutto ciò che riguarda gli interventi sull’assetto economico che coinvolge gli individui , i numeri non esistono, perché dietro ogni indice, c’è una , mille, un milione di storie, di ambiti di vita unici, singolari ed espressione delle difficoltà di singoli umani che non potranno mai essere ridotti al dato numerico.
Dove intendo andare a parare? La vera equità è solo ed unicamente quella che considera e riconsidera gli ambiti della scienza economica come ambiti umani, ove il nomos, ( la norma ) attiene alla mia casa (oikos), che è anche il luogo ove nasce e muore la mia vita, cioè è anche, inequivocabilmente, il luogo degli affetti nel senso psicologico del termine.
Cioè in questa interpretazione l’affetto è un moto psichico che appare collegato ai bisogni ed ai comportamenti umani..
E dunque, anche in questo caso, a buon intenditor poche parole…..
Iacopina Mariolo
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