Il 2020 passerà alla memoria come
un anno da depennare dall’agenda dei nostri ricordi, c’è chi vorrebbe proporre
di cancellarlo dalle pagine della storia.
La Storia dà I
brividi /E nessuno la può
cambiare/La Storia siamo noi/Siamo noi padri e figli/.. La Storia non ha nascondigli / La Storia non passa la
mano/La Storia siamo noi ( testo tratto da “La storia siamo noi
“ di F. De Gregori ).
Ecco che quanto accade, nel bene e nel male, non si può cancellare ma non per costrizione
o ineluttabilità. Impariamo presto, noi esseri umani, che ogni evento, per
quanto triste e sciagurato interviene
come tessera nella costruzione del puzzle delle nostre esistenze, e se
con fantasie compensatorie immaginiamo la nostra vita priva di qualche
triste accadimento che abbiamo patito, dubito che saremmo pronti a sottrarlo al
magico incastro, poiché ben sappiamo
che il quadro della nostra esistenza perderebbe di significato.
Quanto è accaduto ha una portata storica notevole
ed unica, per noi che non abbiamo vissuto
guerre, eventi e catastrofi naturali che si sono consumati lontano da noi anche nell’ultimo ventennio.
Certo se al quesito su quale sia stata
l’esperienza più difficile da affrontare a causa della pandemia, qualcuno
pensasse di rispondere
- la chiusura dei centri commerciali, dei centri
estetici, dei bar o ristoranti... perché non sapevo cosa fare e mi annoiavo in
lockdown –
farebbe bene a tacere.
La pandemia in pochi mesi ha intaccato e purtroppo in alcuni casi
distrutto ( ciò vale per i più economicamente fragili ) l’assetto economico e
sociale che in questi anni era stato costruito, spesso con sacrifici , senso di
responsabilità ed anche efficienza e professionalità.
I lutti hanno poi devastato in alcune zone
d’Italia un’intera fascia generazionale colpendo spesso in toto alcuni nuclei
familiari.
Sono questi gli aspetti che rendono negletto l’anno trascorso, e che ci portano ad
esorcizzare quasi con riti scaramantici la
malasorte, affinché non si riproponga nell’anno a venire.
Facciamo tesoro di quanto è accaduto, accettiamo
il cambiamento che la pandemia inevitabilmente ha portato con sé e prendiamo
gli aspetti positivi che in ogni evento, per quanto spiacevole, esistono.
Stiamo scrivendo
le pagine di un cambiamento che potrebbe essere epocale, usiamo la
creatività , l’amore per la vita dell’individuo e della comunità, il senso
etico del vivere civile , pensando al
2021 come un anno vestito di nuovo
nel vero senso della parola.
E’ questo per me l’augurio migliore.
Brindisi, 31/12/2020 Iacopina Maiolo