Italia21

giovedì 31 dicembre 2020

Un anno da ricordare

 



Il 2020 passerà alla memoria come un anno da depennare dall’agenda dei nostri ricordi, c’è chi vorrebbe proporre di cancellarlo dalle pagine della storia.

La Storia dà I brividi /E nessuno la può cambiare/La Storia siamo noi/Siamo noi padri e figli/.. La Storia non ha nascondigli / La Storia non passa la mano/La Storia siamo noi ( testo tratto da “La storia siamo noi “ di F. De Gregori ).

Ecco che quanto accade, nel bene e nel male,  non si può cancellare ma non per costrizione o ineluttabilità. Impariamo presto, noi esseri umani, che ogni evento, per quanto triste e sciagurato interviene  come tessera nella costruzione del puzzle delle nostre esistenze, e se con fantasie compensatorie  immaginiamo la nostra vita priva di qualche triste accadimento che abbiamo patito, dubito che saremmo pronti a sottrarlo al magico incastro, poiché ben sappiamo che il quadro della nostra esistenza perderebbe di significato.

Quanto è accaduto ha una portata storica notevole ed unica, per noi che non abbiamo vissuto  guerre,  eventi e  catastrofi naturali che si sono  consumati lontano  da noi  anche nell’ultimo ventennio.

Certo se al quesito su quale sia stata l’esperienza più difficile da affrontare a causa della pandemia, qualcuno pensasse di rispondere

- la chiusura dei centri commerciali, dei centri estetici, dei bar o ristoranti... perché non sapevo cosa fare e mi annoiavo in lockdown –

farebbe bene a tacere.

La pandemia in pochi mesi  ha intaccato e purtroppo in alcuni casi distrutto ( ciò vale per i più economicamente fragili ) l’assetto economico e sociale che in questi anni era stato costruito, spesso con sacrifici , senso di responsabilità ed anche efficienza e professionalità.

I lutti hanno poi devastato in alcune zone d’Italia un’intera fascia generazionale colpendo spesso in toto alcuni nuclei familiari.

Sono questi gli aspetti che rendono negletto  l’anno trascorso, e che ci portano ad esorcizzare quasi con riti scaramantici la malasorte, affinché non si riproponga nell’anno a venire.

Facciamo tesoro di quanto è accaduto, accettiamo il cambiamento che la pandemia inevitabilmente ha portato con sé e prendiamo gli aspetti positivi che in ogni evento, per quanto spiacevole, esistono.

Stiamo scrivendo  le pagine di un cambiamento che potrebbe essere epocale, usiamo la creatività , l’amore per la vita dell’individuo e della comunità, il senso etico del vivere civile , pensando al 2021 come un anno vestito di nuovo nel vero senso della parola.

E’ questo per me l’augurio migliore.

 

Brindisi, 31/12/2020                                Iacopina Maiolo

Nessun commento:

Posta un commento